libro
Uno di noi
Daniel Magariel | Codice Edizioni | NARRATIVA
14,50 €
Nel romanzo d’esordio di Daniel Magariel, Uno di noi, un ragazzino dodicenne, suo fratello maggiore e il loro padre, carismatico e manipolatore, hanno vinto quella che loro chiamano “la guerra”: dopo il tribolato divorzio dei genitori, la madre ha perso la custodia dei figli. I tre lasciano il Kansas, di notte, e viaggiano verso ovest, verso la periferia brulla e assolata di Albuquerque, in New Mexico, per ricominciare una nuova vita insieme. All’inizio tutto sembra normale: i ragazzi vanno a scuola, giocano a basket e si fanno nuovi amici. Ben presto, però, la situazione precipita: strani personaggi vanno e vengono dal loro appartamento, e il padre da distratto si fa prima lunatico, poi imprevedibile e infine pericoloso. Magariel firma lo straordinario ritratto di un bambino che lotta per cercare di tenere insieme i pezzi della sua famiglia, e racconta il legame feroce di due fratelli che si proteggono a vicenda da un padre di cui una volta si fidavano ma che ora non riconoscono più.
Recensioni
CONSIGLIATO DA LUCA: Uno di Noi è un piccolo libro sulla complicità che lega i figli a un genitore, quell’empatia che porta però a coalizzarsi contro l’altro, e dunque, sottilmente prima, in modo deflagrante poi, conduce alla distruzione totale del nucleo famigliare, dei meccanismi affettivi che lo compongono e delle potenzialità emotive che i minori stenteranno a sviluppare serenamente nella vita adulta. Da piccola storia dunque, si tramuta in dramma doloroso e universale. Il tema cruciale è quello dei tanti figli che, ignari, si trovano spesso a crescere senza gli strumenti adeguati a comprendere la realtà che li circonda, impossibilitati ad imparare cosa è giusto e cosa sbagliato, e a rapportarsi adeguatamente con gli altri, nella vita adulta, a causa di genitori immaturi ed egoisti, capaci soltanto di vedere nella prole un’estensione utile di se stessi, sudditi da sfruttare e, nel caso, sacrificare; l’esatto contrario di ciò a cui l’umana ragionevolezza e una sana affettività dovrebbero portare. Quel che rimane nel lettore è una profonda consapevolezza che la sopravvivenza dei figli, e il loro bene, non dipendono dai genitori ma solo da se stessi... La crescita e la scoperta sono sempre fatti privati, la solitudine dell’uomo comincia dalla pancia di sua madre, quando galleggia nel liquido e nel silenzio; il ritrovarsi genitori responsabili e amorevoli è una fortuna, e spesso addirittura un privilegio, che renderà più agevole il viaggio nel mondo, ma nemmeno questo ci renderà meno barche nell’oceano, togliendoci la responsabilità di decidere in solitudine, la nostra rotta. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA SU: http://paginerecensioni.com/ci-credevamo-era-nostro-padre-era-uno-di-noi/
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