libro

Se il destino è contro di me PEGGIO PER IL DESTINO

Vincenzo Russo | Mursia | NARRATIVA

12,00 €

All'età di tre anni la diagnosi: poliomielite. Nell'Italia degli anni Cinquanta equivale alla condanna a una vita di emarginazione. Ma il piccolo Vincenzo viene affidato dalla famiglia a uno degli istituti fondati da Don Carlo Gnocchi, un prete che ha dedicato l'intera vita a dare ai disabili il diritto a una vita degna. Questa è la storia di un ragazzo che non si è mai arreso e che ha trovato nella dignità l'unico approdo che non rende per forza felici, ma rinfranca la fatica del vivere e permette di riscattarsi dalla solitudine e dall'ingrata condizione del diverso. Vincenzo resiste con determinazione alla deriva della sua famiglia, ma anche alla pietà di chi lo vorrebbe rassegnato e alla rabbia verso un destino che lo ha preso di mira. "Peggio per il destino" è il grido di battaglia, ironico e appassionato, di un uomo che della diversità ha fatto la sua forza.

Recensioni

CONSIGLIATO DA LARA: «APRI LA TUA ZUCCA, VINCENZO, SPALANCA LA TUA MENTE, NON FARTI FREGARE DALLA POLIOMIELITE. IL TUO MALE E' NELLE GAMBE, NON NELLA TESTA.» E’ una delle frasi di un personaggio che ha fatto parte della vita dell’autore e che ritroviamo in questo libro. E’ un piacere leggere ciò che di lui viene raccontato (come anche quando parla dei genitori o dei fratelli), attraverso parole lusinghiere e affettuosissime, poetiche e calde come una carezza. E’ una frase emblematica, perché in questo libro non c’è nessun piagnisteo. Russo stesso scrive: «Ci sono, a volte, condizioni e circostanze particolari in cui la vita non ti assegna la parte “normale” di chi sceglie, bensì quella un po’ “speciale” di chi, suo malgrado, è scelto. Ti ritrovi così assegnata una parte cui non eri preparato, un copione manomesso all’ultimo minuto, poco prima che si alzi il sipario e inizi la recita. In questi casi hai due sole possibilità: o “reciti” la parte elemosinando briciole di benevola considerazione, oppure VIVI la parte con la dignità di chi non mendica sconti di comodo o tornaconti sottobanco.» Ed è proprio una VOGLIA DI VIVERE vera e genuina, che traspare, non quella forzata di chi non può fare altro, raccontata con una scrittura che sprigiona calore e affetto. E' la voglia di vivere che nasce da dentro e non puoi contenere. E si sente anche da fuori. Durante la lettura spesso ci si dimentica del suo male, perché non è lui il protagonista, bensì un ragazzo come tanti, con tutto ciò che la natura umana comporta, una persona REALE che parla di sé e delle persone che sono state più importanti nella sua vita e lo fa con un linguaggio talmente affettuoso che non smetteresti mai di leggere. Quando descrive suo padre a me sono venute le lacrime agli occhi… E’ una storia raccontata con un fondo di poesia delicata così sentita, che fa pensare a come possa essere il sorriso di Dio davanti a una giornata di primavera… VOTO: 8