libro

Io e Mabel

Helen MacDonald | Einaudi | NARRATIVA

19,50 €

Nelle prime pagine del libro Helen Macdonald riceve una telefonata: il padre, celebre fotoreporter, è morto all'improvviso d'infarto. Priva di legami e di un lavoro stabile (è ricercatrice associata part-time all'università di Cambridge), Helen si accorge bruscamente di non avere nulla che possa distrarla dal lutto e sprofonda in una violenta depressione. Passano i mesi: instaura una relazione sentimentale e poi la sabota, legge testi sul lutto, si isola, si trascina. Poi, d'improvviso, un sogno ricorrente sui falchi fa scattare in lei una sorta di epifania: per uscire dal gorgo che la soffoca addestrerà un falco, ma non un falco qualsiasi, piuttosto un astore, uno dei più grossi e feroci rapaci che esistano, un animale del sottobosco, sanguinario e predatore. Così entra in scena Mabel, "un rettile. Un angelo caduto. Un grifone uscito dalle pagine miniate di un bestiario". Helen si ritira dalla comunità per dedicarsi esclusivamente all'addestramento dell'animale, in un isolamento ossessivo. Il racconto dell'addestramento, dell'osservazione del comportamento della giovane Mabel, della paura, della fascinazione e della strana tenerezza che prova per l'animale, s'intreccia con la rilettura del libro "The Goshawk" di T. S. White e quindi con la rievocazione della biografia di questo scrittore, autore tra le altre cose di un libro su Artù poi ripreso dalla Disney in La spada nella roccia...

Recensioni

CONSIGLIATO DA ANNA E MARTA: Forse il tema della fuga nella natura selvaggia per lenire le sofferenze di un lutto non è nuovo. Ma cimentarsi nell’arte della falconeria? Impresa insolita che inaspettatamente ci interroga e ci conquista. Una lettura antica che lascia alla fine la soddisfazione di un compito non facile portato a termine.