libro

Il cuoco e i suoi re

Edgarda Ferri | Skira | CUCINA

15,00 €

Nato in piena rivoluzione da famiglia numerosa e poverissima, abbandonato dal padre sulla strada, Carême impara a tagliare le carni e a leggere e scrivere. Dopo aver osservato le vetrine delle pasticcerie di Parigi ricopia dalle antiche stampe i più celebri monumenti del mondo che ricrea con pasta frolla, cioccolata e glassa. Scoperto da Talleyrand, ne diventa lo chef e viene "prestato" a Napoleone per i banchetti ufficiali. Alla caduta dell'imperatore si trasferisce a Londra, dove lavora per il Reggente (futuro Giorgio IV). Da Londra si sposta a San Pietroburgo alla corte dello Zar. Tornato in patria diventa lo chef preferito dei Rothschild e dell'alta società parigina. Imposta un nuovo modo di fare cucina, di imbandire la tavola, organizzare le portate, decorare i piatti e stare ai fornelli (igiene, grembiuli bianchi, il berretto da cuoco a forma di fungo). Scrive le sue memorie con una monumentale raccolta di ricette.

Recensioni

CONSIGLIATO DA MARTA L’arte di ben ricevere, servire e stupire con cibi raffinati come strumento politico e sociale: “Quando le cose vanno male, bisogna offrire un gran pranzo.” La storia di Antonin Carême, di umili natali, divenuto il cuoco nelle corti del potere a cavallo tra Sette e Ottocento. Architetto della buona e sana cucina, scrisse manuali adottati ovunque, perché comunque, a sua detta, “niente è più effimero di un pranzo. Lo spazio di una, due ore, e tutto diventa scarto, carcassa, rifiuto. Un libro, rimane. E cammina. Perché le buone idee hanno le gambe e fanno il giro del mondo.”