libro

Ho fatto la spia

Joyce Carol Oates | La Nave Di Teseo | NARRATIVA

19,00 €

Violet Rue Kerrigan ha 12 anni ed è la più giovane di una numerosa famiglia proletaria di origini irlandesi che vive a South Niagara, una piccola e tranquilla cittadina nello stato di New York. È la preferita del padre, Jerome, un uomo duro che governa la famiglia con pugno di ferro. Una sera i due fratelli maggiori, Jerome Jr. e Lionel, investono ubriachi un diciassettenne afroamericano, lo colpiscono con una mazza da baseball e lo lasciano agonizzante sul ciglio della strada. Violet sa quello che hanno fatto, ma tutti, persino il prete, le intimano di tacere. Quando Violet, involontariamente, racconterà tutto al preside e alla polizia, portando così all'incriminazione dei fratelli, verrà cacciata di casa perché colpevole di un peccato imperdonabile: ha tradito la sua famiglia. L'esilio a casa di una zia, un'adolescenza difficile tra bullismo, sensi di colpa e abusi porteranno Violet a fare i conti con la sua educazione familiare e con il suo essere donna, fino a scoprire che la violenza può attecchire ovunque e che se vorrà salvarsi, dovrà trovare in se stessa una forza che non sapeva di avere.

Recensioni

CONSIGLIATO DA FRANCESCA: Un libro difficile da consigliare a cuor leggero. Certo una storia crudele, di quelle che, quando siamo di buon umore, evitiamo come la peste. Lei, però, è un'autrice che riesce a guidare il lettore nell'incubo e a farlo riemergere più forte e consapevole. Joyce Carol Oates è americana, il suo linguaggio a volte affilato come una lama, ci racconta la storia di una famiglia, di origini irlandesi, in una cittadina degli Usa in cui serpeggia l'odio razziale. Sembra un luogo lontano, ma potrebbe essere tutto avvenuto nella strada accanto alla nostra; non al ragazzo di colore che gioca a basket, ma al rider che consegna a domicilio. Possiamo davvero voltare lo sguardo? Dobbiamo necessariamente schierarci? Io penso che il male che "tocca" gli altri, indirettamente "tocca" anche noi "innocenti". La protagonista del romanzo non è un'eroina, non lotta per la verità, ma ne viene sopraffatta, entra in un vortice di dolore che chiamerà altro dolore. Lo spettacolo, però, è vederla crescere, trasformarsi come da bruco a farfalla. Nutrire pagina dopo pagina la speranza che la fenice rinasca dalle sue ceneri. Un libro che lascia i lividi, ma che consiglio davvero a tutti.