libro

Uomo nel buio

Auster Paul | Einaudi | NARRATIVA

17,00 €

Forse solo per passare il tempo, l'anziano critico letterario August Brill nelle lunghe ore di insonnia inventa un romanzo in cui l'America, dopo la prima, contestata elezione di George W. Bush, viene lacerata da una nuova terribile guerra civile. Altri fantasmi però bussano alla sua porta e Brill capisce che non può sfuggire ai racconti veri, alla storia della sua vita. August Brill è un critico letterario in pensione, ha settantadue anni, e vive nel Vermont a casa della figlia per rimettersi da un incidente automobilistico che l'ha reso quasi invalido. Soffre di insonnia. Per tenere occupati i pensieri nelle lunghe ore in cui giace immerso nel buio, si inventa storie che lo conducano lontano dalla sua vita, lontano dalle storie vere che preferirebbe dimenticare: la morte recente della moglie Sonia e l'orribile assassinio in Iraq del ragazzo della nipote, Titus, che lavorava laggiù per un'impresa di costruzioni. Brill ha passato la vita a leggere i libri degli altri e adesso prova sollievo a inventare romanzi nella propria testa: immagina così un'America che si sfalda nel 2000, al momento della prima contestatissima elezione di George W. Bush. In questo paese parallelo, diviso tra stati che da quattro anni si combattono in una devastante guerra civile, non è avvenuto l'attentato dell'11 settembre 2001 e il conflitto in Iraq non è mai esistito. Nelle ore centrali della notte il percorso di Owen Brick, il protagonista di questa vicenda, un simpatico prestigiatore coinvolto suo malgrado in una trama alla quale non riesce a sottrarsi, si conclude tragicamente. E quando la nipote, Katya, anch'essa insonne, lo raggiunge nelle prime ore del mattino, Brill capisce che non può più sfuggire ai racconti veri, alla storia della sua vita. Paul Auster è nato nel 1947 a Newark (New Jersey). Delle sue opere Einaudi ha in catalogo: L'invenzione della solitudine, Trilogia di New York, Nel paese delle ultime cose, Moon Palace, Leviatano, Mr Vertigo, Smoke & Blue in the Face, Lulu on the Bridge, Timbuctú, Sbarcare il lunario, Esperimento di verità, L'arte della fame, Ho pensato che mio padre fosse Dio, Il libro delle illusioni, La notte dell'oracolo, Follie di Brooklyn, Gioco suicida e Viaggi nello scriptorium. Nel 2006 sono uscite le poesie di Affrontare la musica. L'inizio di Uomo nel buio Sono solo nel buio a rigirarmi il mondo nella testa mentre attraverso con fatica un'altra crisi d'insonnia, un'altra notte in bianco nei grandi spazi selvaggi d'America. Di sopra, mia figlia e mia nipote dormono ognuna nella propria stanza, sole anche loro: la mia unica figlia Miriam, di quarantasette anni, che dorme sola da cinque, e la sua unica figlia Katya, di ventitre, che dormiva con un ragazzo di nome Titus Small, ma ora Titus è morto e Katya dorme sola col suo cuore spezzato. Luce intensa, poi buio. Il sole che entra da ogni angolo di cielo seguito dal nero della notte, le stelle silenziose, il vento che fa stormire i rami. È la norma. Abito in questa casa da più di un anno - cioè da quando mi hanno dimesso dall'ospedale. Miriam aveva insistito che venissi qui, e all'inizio eravamo noi due soli più un'infermiera diurna che mi accudiva quando Miriam era al lavoro. Poi, tre mesi dopo, la disgrazia si abbatté su Katya e lei lasciò la scuola di cinema di New York per tornare a vivere con sua madre nel Vermont. I genitori lo avevano chiamato come il figlio di Rembrandt, il bambino dei quadri, il piccolo con la chioma d'oro e il cappello rosso, lo scolaretto sognante che si arrovella sulla lezione: il bambino, insomma, che diventò un ragazzo dilaniato dalla malattia e morì nei suoi vent'anni, proprio come il Titus di Katya. È un nome maledetto, un nome che si dovrebbe mettere al bando per sempre. Ripenso spesso alla morte di Titus, all'orrore di quella morte, alle sue immagini, alle sue conseguenze disastrose per la mia disperata nipote, ma ora non voglio andare su quel terreno, non posso andarci, devo tenerlo il più lontano po

Recensioni

CONSIGLIATO DA SARA: Paul Auster torna con un grande romanzo di impegno civile, una dolente rilettura di cinquant'anni di storia americana, in cui si mescolano tragedie politiche e private.