libro

Un attimo prima

Fabio Deotto | Einaudi | NARRATIVA

19,50 €

La crisi che ha investito l'Occidente è giunta alle sue estreme conseguenze e il mondo vive un difficile periodo di transizione, in cui il lavoro ha perso la sua centralità. In questo contesto l'ex biologo Edoardo Faschi, ossessionato dalla morte del fratello Alessio avvenuta vent'anni prima, si sottopone a un trattamento psicologico sperimentale ispirato alla scatola specchio di Ramachandran - un dispositivo utilizzato per curare la sindrome dell'arto fantasma nei pazienti mutilati - che promette di aiutarlo a elaborare la perdita. Nel corso della terapia ripercorrerà le vicende della sua famiglia fino ad arrivare agli anni in cui Alessio è diventato un esponente di spicco del Movimento Occupy. Cosí facendo getta un nuovo sguardo sulla storia tormentata di questo inizio millennio, fornendone un'interpretazione a tratti drammatica, a tratti ironica, sempre convincente. Come altri coetanei, Edoardo rischia di perdersi in una sterile contemplazione del passato, ma la ricomparsa improvvisa del figlio di Alessio, Sealth, di cui aveva perso le tracce, lo costringerà a scuotersi e a compiere una scelta. In nessun modo il destino deve ripetersi.

Recensioni

CONSIGLIATO DA LUCA: Opera esaustiva e ricca di personalità, una storia intima di sofferenza e perdita, di ricordi e rimpianti, ma anche una visione illuminata e coraggiosa del nostro mondo e delle sue contraddizioni, e di un futuro ricco di prospettive e speranze, ma anche carico di aspettative tradite e nuove, più sottili, libertà negate. Edoardo si muove impercettibilmente in una Milano di un futuro prossimo in cui il lavoro non è più parte fondante della vita e in cui non esiste più il denaro; è scomparso il concetto di possesso, sostituito da quello di accesso, alla rete, ai servizi, a tutto quello che una società apparentemente a misura d’uomo concede al cittadino meritevole; certo, ma chi decide chi è meritevole e chi non lo è? Edoardo da anni si è affossato in un vivere inconcludente, lasciato dalla moglie e inchiodato ai blocchi di partenza dell’esistere che sono i ricordi, quelli di una giovinezza che non c’è più, una gioventù che gli ha rubato il fratello Alessio, che a differenza sua viveva anche troppo, deciso com’era a cambiare una società che imponeva e non capiva, un ribelle fino alla fine. Edo quella perdita non l’ha mai superata, ma ora trova la forza di sottoporsi a un trattamento psicologico sperimentale che lo immergerà nei ricordi, donando al lettore una fotografia allucinata e tormentata di inizio millennio. Fabio Deotto riesce a immaginare una società del futuro con una fantasia e lucidità invidiabili; si avverte lo studio che c’è sotto ogni idea, la fatica immaginativa e quella ben più pratica del documentarsi affinché la verosimiglianza non venga mai a mancare. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA SU: http://paginerecensioni.com/il-futuro-e-gia-qui-un-attimo-prima/