libro
Dolcissima abitudine
Alberto Schiavone | None | NARRATIVA
17,00 €
Torino, 2006. Piera, sessantaquattro anni, sta partecipando al funerale del suo ultimo cliente. Per gran parte della sua vita Piera Cavallero è stata Rosa, una prostituta. Ha avuto molto. Ha avuto niente. Ha avuto soldi, tanti, un piccolo impero economico insieme a una sua emancipazione personale. E ha avuto un figlio, che però non la conosce. Ma Rosa negli anni non ha mai perso di vista questo figlio. Gli è stata accanto passo dopo passo senza farglielo sapere. Ora, giunta a fine carriera, sente che è arrivato il momento di chiudere i conti con il passato. Un passato che ripercorriamo dai primi anni Cinquanta, quando nella Torino in espansione del dopoguerra Rosa inizia il mestiere in casa con la madre, che le ha trasmesso la professione appena adolescente. Seguiamo le sue vicende e la sua caparbia evoluzione. Gli uomini incontrati, le cadute, la solitudine rotta dai pochi amici e dai clienti che l’hanno accompagnata. La storia di Rosa, minuscola eppure incredibile, ispirata a figure e ambienti reali, si mischia con la storia del Novecento fino ad arrivare ai giorni nostri, insieme alla necessità spietata di trovare una difficile pace.
Recensioni
CONSIGLIATO DA LUCA: Attraverso gli occhi e le abusate grazie della giovinetta Piera, meretrice per lignaggio, poi sbocciata in Rosa, professionista per vocazione, Schiavone, partendo dalla sua Torino, scandaglia il malinconico dipinto di un’Italia che dal boom del dopoguerra si è messa a correre come un’automobile sgangherata, disseminando sul suo percorso i sogni e la dignità di tanti uomini e donne incapaci di stare al passo; ma è sotto la tempera di quel quadro dipinto con troppa foga, che l’autore indaga l’intimità violata e viziosa di un popolo che nella fretta si è dimenticato di se stesso, trovando nel fugace piacere a pagamento un compendio di quella piena soddisfazione fisica ed emotiva che solo la relazione affettiva è in grado di dare. Ma attenzione, questo libro non è per tutti, l’autore ha fatto una scelta precisa, il realismo dei fatti e delle emozioni; la storia è infatti ispirata a personaggi e situazioni vere, il linguaggio è esplicito e senza filtri, l’autore lo ha voluto così perché così è realmente stato, il lettore lo deve sapere per fare obiettivamente la sua, di scelta: conoscere la storia di Rosa, quella vera, o immaginare soltanto un futuro diverso per quella giovinetta di nome Piera. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA SU: http://paginerecensioni.com/vita-di-rosa-prostituta-per-lignaggio-e-vocazione/
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